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Vocaboli latini di uso quotidiano

Spesso utilizziamo quando parliamo vocaboli che crediamo italiani ma sono puramente latini. Non a caso l’italiano è una lingua che deriva dal latino e alcune espressioni sono state direttamente importate dal latino senza alcuna modifica. Vediamo insieme quali sono alcuni di questi vocaboli latini-italiani!

  • Agenda = cose che devono essere fatte.
  • Àlbum = la tavoletta imbiancata su cui si scriveva con l’inchiostro. Libro che raccoglie foto, disegni, firme, figurine… raccolta di brani musicali.
  • Bis = due volte. Negli spettacoli, richiesta di ulteriore esibizione. Supplemento.
  • Bonus = buono. Sconto, abbuono. In ambito lavorativo: gratifica, premio, incentivo. In ambito sociale: singolo contributo economico riconosciuto in seguito a specifiche condizioni (anzianità, maternità…).
  • Campus = territorio. Il complesso degli edifici, dei terreni e delle attrezzature sportive appartenenti a un’università.
  • Capsula = cassettina. L’involucro un farmaco. Ma anche “capsula spaziale”.
  • Data (pl. di datum) = le cose date. Complesso di elementi, numerici e non, che costituiscono un’informazione.
  • Deficit = manca. Disavanzo, ammanco, passivo di bilancio, mancanza.
  • Excelsior = che sta più in alto. Il massimo, l’eccellenza, il meglio. Usato spesso per chiamare alberghi e, in passato, sale cinematografiche. Da Algida a Nivea, tra l’altro, non sono poche le parole latine che mettiamo nel carrello del supermercato.
  • Extra = fuori. Ulteriore, fuori dall’ambito comune, straordinario, eccellente.
  • Focus = focolare. Centro d’interesse, punto focale.
  • Formula = piccola forma. Complesso di simboli (matematici, chimici…) o di parole (formula di scongiuro, di rito…) che hanno significato codificato e ricorrente. È latino medievale.
  • Habitat = (egli) abita. Il sistema ambientale nel suo complesso.
  • Horror = orrore. Di genere o stile macabro, spaventoso, raccapricciante.
  • Idem = quello stesso. La stessa cosa, il medesimo elemento, ugualmente, allo stesso modo.
  • In extremis = al momento estremo. In punto di morte, all’ultimo momento, appena prima dello scadere del termine.
  • In primis = fra le prime cose. Per prima cosa, prima di tutto.
  • Junior, senior = più giovane, più vecchio. Il più giovane, il neoassunto. Il più anziano anagraficamente o professionalmente.
  • Legenda = cose da leggere, didascalia. Schema per interpretare i simboli convenzionali impiegati in una mappa, in una tabella o in un grafico.
  • Medium (al plurale: media) = mezzo. Mezzo/mezzi di comunicazione di massa. Al singolare, nell’abbigliamento, taglia media. In accezione esoterica: persona dedita al paranormale, in quanto “tramite” tra diversi mondi.
  • Monitor = suggeritore, precettore. Schermo usato per controllare la qualità di una ripresa video, le riprese di una telecamera a circuito interno, l’andamento dei parametri vitali di un paziente.
  • Pro capite = per testa. A (per, riguardante) ciascun singolo individuo.
  • Pro forma = per la forma. Che osserva i dettami formali, per pura formalità (documento pro forma).
  • Pro loco = a favore del luogo. Istituzione territoriale dedicata alla promozione e alla valorizzazione dell’offerta e delle risorse di una località.
  • Promemoria (pro memoria) = per memoria. Appunto, breve scritto o elenco utile a fissare elementi o concetti che non devono essere dimenticati.
  • Quota (pars) = quanta (parte). Parte spettante o dovuta di una somma. Valore di un titolo in Borsa. Posizione in una classifica. Misura dell’altezza o della profondità rispetto al livello del mare.
  • Raptus = rapimento. Impulso improvviso e incontenibile.
  • Referendum = per riferire. Consultazione pubblica volta a permettere ai cittadini di esprimersi su questioni politiche o istituzionali, o a verificare gli orientamenti degli aderenti a un’organizzazione, o a indagare le opinioni e le propensioni degli individui.
  • Retro = dietro. La parte posteriore di una casa, un negozio, un mobile…
  • Rubrica = (terra) rossa. Elenco di nomi e indirizzi.
  • Solarium = luogo del sole. Terrazzo o altra parte di un edificio adatto a esporsi al sole.
  • Sosia = Sosia, il servo di Anfitrione in una commedia di Plauto. Sosia.
  • Status = condizione, posizione. La condizione giuridica, sociale o economica di una persona. Il livello gerarchico, il grado di reputazione sociale.
  • Super = sopra. Eccellente, di qualità superiore, il massimo.
  • Tabula rasa = a tavola raschiata (si intende la tavoletta cerata su cui si scriveva). Azzerando ogni precedente, non lasciando traccia.
  • Tot = tanti. Un certo numero, una quantità data, un tanto.
  • Tutor = protettore, difensore. Insegnante, istitutore.
  • Ultimatum = ultimo avviso. Ultimo avviso.
  • Una tantum = solamente una volta. Si dice di una concessione, un premio oppure una tassa di valore straordinario e teoricamente irripetibile. Tanto teoricamente che l’espressione è spesso maldestramente intesa come “una volta ogni tanto”.
  • Viceversa (Vice versa) = a vicenda mutata. In ordine inverso. In senso opposto o contrario. E invece…
  • Video = io vedo. Breve filmato. Contrapposto ad “audio”, la parte visiva di un filmato. Lo schermo che permette di vedere immagini.
  • Virus = veleno. In biologia: microrganismo portatore di patologie, agente patogeno. In informatica: programma inteso a danneggiare il funzionamento di un computer. Germe.

Ti è piaciuta questa piccola lista? Usi mai questi termini latini nel tuo quotidiano? Hai suggerimenti? Scrivi nei commenti ;)

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